Approvato nelle settimane scorse il Bilancio di genere di UniTrento: è punto d’approdo di un lavoro cominciato nel 2003 con la relazione annuale sulle pari opportunità, ma anche un punto di partenza per guardare al futuro della comunità universitaria in ottica di genere. Il documento verrà presentato il 26 maggio dalle 15 alle 17 durante l’evento pubblico "B come bilancio, G come genere. L'esperienza dell'Università di Trento" al quale parteciperà la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Nel bilancio emerge che tassi di occupazione sono ancora svantaggio per le donne, così come trova conferma il fenomeno della segregazione orizzontale del personale tecnico-amministrativo, con le donne che si concentrano in alcune aree, come quella socio-sanitaria, le biblioteche, o il comparto amministrativo; mentre gli uomini sono in maggioranza nelle aree tecnico-scientifiche, di elaborazione dati, nei servizi generali e nella dirigenza amministrativa. Va evidenziato, per contro, un progressivo incremento della presenza di docenti ordinarie dell’Università di Trento negli ultimi anni: dall’11,7% del 2015 al 17,2% del 2019.
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