Dopo trent'anni gli operai e le operaie forestali del Trentino decidono di scioperare. Protestano per il rinnovo del contratto integrativo che in provincia riguarda 500 addetti. “Servono retribuzioni adeguate e un contratto che ne riconosca le professionalità” commentano Cgil e Cisl. Lavoratrici e lavoratori si fermeranno giovedì e venerdì prossimo, 20 e 21 luglio. I lavoratori chiedono un aumento dell’8% sui minimi tabellari come integrazione al contratto nazionale, un aumento dell’indennità di mensa e di trasporto, 24 ore aggiuntive di permessi retribuiti per ragioni familiari, il superamento dei blocco di tre giorni per chiedere la cassa integrazione e 40 euro di indennità per chi ha almeno 10 anni di servizio. La Provincia ad oggi è disposta a riconoscere un aumento del 2% sui minimi tabellari, e poco più di 12 ore aggiuntive di permessi retribuiti per ragioni familiari. Proposte distanti dalle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. Una proposta che i sindacati giudicano imbarazzante.
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