Assegno unico universale, da marzo partiranno i pagamenti
Partiranno a metà marzo i primi pagamenti dell’assegno unico universale, la misura nazionale che riguarda tutte le famiglie con figli fino a 21 anni. Si stima che siano circa 70 mila i trentini che hanno diritto a questa misura, che sostituisce gli assegni familiari e le detrazioni per i figli. L’erogazione delle somme sarà gestita direttamente dall’Inps; chi presenta richiesta tra gennaio e febbraio riceverà l’assegno tra il 15 e il 21 marzo. Chi, invece, presenterà la domanda a partire da marzo riceverà l’assegno e i relativi arretrati a partire da giugno. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione e non sono previsti arretrati. In ogni caso da marzo scompariranno dalle buste paga detrazioni e assegni familiari. Per fare richiesta serve essere in possesso di un Isee, altrimenti si può accedere, sempre previa domanda, solo agli importi minimi. L’assegno varia da un minimo pari a 50 euro mensili (in pratica 600 euro annui) fino ad un massimo di 175 euro per ciascun figlio. Ma i benefici sono diversi in base alla condizione economica, al numero di figli, alla loro età e al fatto che i genitori lavorino o meno entrambi. La domanda andrà ripresentata ogni anno.ll
Rincari e difficoltà di reperimento di materie, l'impatto sulle imprese trentine
Quasi il 60% delle 80 imprese trentine che hanno partecipato all'indagine lanciata da Confindustria Trento dichiara di aver ridotto la propria marginalità in maniera significativa a causa dei rincari. Il 17% ammette di aver subito un impatto molto pesante. Sono i dati presentati in conferenza stampa dal direttore di Confindustria Busato. L'indagine aveva come obiettivo quello di misurare l'impatto che il rincaro dei prezzi e la difficoltà di reperimento di alcune materie hanno avuto sulle aziende trentine. Più del 65% delle imprese attesta che la variazione dei propri costi energetici negli ultimi 12 mesi è stata maggiore del 20%. Di questi, quasi il 30% ha subito variazioni di costi superiori del 40%. Ai costi della componente energetica si sommano anche i costi dei trasporti e delle materie prime, queste ultime di difficile reperimento. Tra le azioni messe in campo per fronteggiare i rincari, il 60% delle imprese ha rivisto i propri listini prezzi, il 60% ha investito nell'efficientamento della produzione e dei consumi energetici e un’impresa su tre ha pensato di associarsi ad un consorzio di acquisto per provare ad attutire i costi della propria bolletta energetica.Coronavirus, in Alto Adige tre vittime e 1277 contagi
In Alto Adige nelle ultime ore ci sono state tre vittime da covid-19 e 1277 casi di contagio su 11673 tamponi. Sono 100 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 104 nelle strutture private convenzionate, 7 in terapia intensiva. 17 persone sono in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e 12.323 in quarantena.Coronavirus, al via la campagna vaccinale nelle scuole altoatesine
Al via la campagna vaccinale anticovid nelle scuole altoatesine. Circa 400 genitori hanno già detto sì prenotando l'appuntamento. L'iniziativa è dedicata agli alunni e alle alunne dai 5 agli 11 anni e avrà luogo all’interno delle scuole. Si parte mercoledì 16 febbraio a Termeno; seguiranno altre date nei distretti scolastici di Malles, Val Passiria, Lana, Naturno e Laces, nonché a Caldaro, Ora, Montagna, Renon, Rio di Pusteria e Vipiteno.Esperto in bioedilizia degli edifici, nuova qualifica professionale
In futuro sarà possibile ottenere la qualifica professionale di esperto in bioedilizia presso l'Istituto Tecnico provinciale di Silandro. La bioedilizia è lo studio della relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente e comprende la costruzione di edifici più ecologici e meno inquinanti. Finora non esisteva una qualifica professionale specifica per gli esperti in bioedilizia. Oggi la Giunta provinciale di Bolzano ha dato il via libera al nuovo corso e alla qualifica professionale di esperto in bioedilizia.Lotta al bostrico, nuovi contributi in Alto Adige
Per la lotta al bostrico la giunta provinciale di Bolzano ha stanziato ulteriori contributi. In Alto Adige si è registrato un forte aumento del bostrico nelle foreste. Particolarmente colpite sono la Val Badia e l'Alta Pusteria ed il fenomeno interessa una superficie di oltre 500 ettari. Di norma vengono attaccati dal bostrico gli alberi appena abbattuti o gli abeti rossi indeboliti. I contributi approvati oggi riguardano esclusivamente gli abeti rossi, che fungono da esca per le misure di contenimento del bostrico proteggendo gli alberi retrostanti.